Illustrato da: Sabine Deviche
Tradotto da: Tamara Carsana
Quando immagini un deserto, puoi pensare al calore, alla sabbia e a molto spazio vuoto. Tuttavia, non è detto che questo valga sempre. Pensa, ad esempio, al continente antartico.
L'Antartide è coperta di ghiaccio e ha temperature minime che arrivano al di sotto di una temperatura di raffreddamento di -80 °C (-112 °F). Ma l'Antartide riceve pochissima pioggia o neve, il che la rende un deserto. La bassa quantità di pioggia, o altre precipitazioni che cadono dalle nuvole, come neve o nevischio, è spesso ciò che definisce un deserto.
La maggior parte dei deserti riceve meno di 20 pollici di precipitazioni all'anno. Ma alcuni deserti, come il deserto di Atacama in Sud America, non ricevono quasi mai la pioggia. Quindi, come mai alcuni biomi, come le foreste pluviali tropicali, ricevono così tanta acqua, mentre i deserti pochissima? O, riformulando la domanda, quali luoghi e condizioni possono creare un deserto?
Una delle caratteristiche principali che influenza la distribuzione dei deserti è una proprietà fisica dell’aria: più è calda e più acqua può contenere.
Seccare i deserti con l’aria
I deserti coprono all’incirca il 20% della Terra e sono presenti in tutti i continenti. Si trovano principlamente intorno ai 30-50 gradi di latitudine, chiamate “latitudini medie”. Queste aree sono circa a metà strada tra l’equatore e i poli nord e sud.
Ricorda che l’aria umida e calda sale sempre dall’equatore. Mentre quest’aria sale più in alto nel cielo si raffredda. L’aria fredda può contenere meno acqua rispetto a quella calda. Ciò significa che quando l’aria si raffredda, si formano delle nuvole che rilasciano la maggior parte dell’acqua che contengono. Visto che l’aria fredda si trova sopra l’equatore, l’umidità viene rilasciata sui tropici.
Mentre l’aria calda continua a salire dall’equatore, spinge via l’aria più fredda. L’aria fresca si sposta a nord e a sud prima di cadere verso il basso a circa 30-50 gradi nord e sud dell’equatore.
Con l’aria calda che sale sopra l’equatore e l’aria fredda che cade a nord e a sud, attorno all’equatore vengono creati due modelli circolari di movimento dell’aria. Questi modelli di circolazione dell’aria sono chiamati celle di Hadley.
Quando l’aria fresca inizia a ricadere verso il terreno, o discendere, inizia a scaldarsi di nuovo. Quest’aria calda e secca può contenere molta acqua, quindi l’aria inizia a risucchiare quella poca acqua che circola. Dai 30 ai 50 gradi nord e sud dell’equatore questa aria in caduta rende l’aria secca ancora più secca e trasforma la terra sottostante in un deserto.
Ascolta Joellen Russell discutere sulle celle di Hadley nel download audio (in Inglese) qui.
Ombre pluviometriche
Spesso troverai un deserto su un lato di una catena montuosa, ma non l’altro. Perchè mai dovrebbe essere così? Se ripensiamo all’aria che sale e scende contribuendo a creare deserti, potrebbe avere un po’ più senso.
Immagina nuvole calde e piene di vapore acqueo che si muovono sempre verso un’alta catena montuosa nella stessa direzione. Come le nuvole attraversano la catena montuosa, sono costrette a salire sopra la cresta. Questo raffredda l’aria e l’acqua che viene trasportata come vapore, o acqua-aria, e viene spremuta sotto forma di acqua liquida. Questa azione obbliga la maggior parte del vapore acqueo a fuoriuscire come pioggia, e questa pioggia cade su quel lato della montagna verso il quale le nuvole si stavano dirigendo. Questo lato si chiama “lato sopravento” e risulta molto piovoso.
Ma poi, dopo che le nuvole hanno attraversato le montagne e scaricato la maggior parte della loro acqua, si spostano verso il lato opposto delle montagne, chiamato “lato sottovento”. Il vento continua a trasportare l’aria fresca e secca, ma mentre l’aria si sposta lungo il pendio sottovento delle montagne, diventa più calda. Ciò significa che può nuovamente contenere molta acqua, quindi ricomincia a raccoglierla. Successivamente, viene estratta acqua dal terreno ed il processo crea delle nuove aree asciuttte e deserte sul lato sottovento della catena montuosa, ciò che noi chiamiamo “ombre pluviometriche”.
Coperte d’acqua
Potresti aver sentito parlare di letti ad acqua, ma cosa sono le coperte d’acqua? Non si tratta di una coperta fatta di acqua liquida, ma una di vapore acqueo, piuttosto. Il vapore acqueo è essenzialmente acqua-aria, come il vapore che fuoriesce da una pentola d’acqua bollente. Poichè i deserti sono così secchi, hanno un’umidità molto bassa, cioè la misura del vapore acqueo nell’aria. Quindi cosa fa il vapore acqueo per un bioma?
Un sacco di vapore acqueo nell’aria fa sì che l’aria agisca come una coperta d’acqua, mantenendo il calore o il freddo meglio dell’aria con un basso vapore acqueo. Poichè i deserti hanno così poco vapore acqueo nell’aria, è più difficile intrappolare il calore o il freddo in un deserto.
Di notte, il sole non riscalda più il deserto ed il calore del giorno non rimane intrappolato. Di conseguenza, alcuni deserti possono diventare freddi durante la notte, scendendo al di sotto dei 40°F, che è sicuramente sufficiente per indossare un cappotto.
Durante il giorno, l’aria fredda della notte non rimane intrappoalta. Per questo, quando il sole sorge, può diventare velocemente molto caldo. A volte il giorno dopo si può raggiungere una temperatura superiore ai 120°F.
Altre immagini di Tomas Castelazo e Tahoenathan.
Dettagli bibliografici:
- Articolo: Addentrarsi nei deserti
- Autore: Dr. Biology
- Editore: Arizona State University School of Life Sciences Ask A Biologist
- Nome del sito: ASU - Ask A Biologist
- Data di pubblicazione: 27 Dec, 2018
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- Sito web: https://askabiologist.asu.edu/deserti
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Valle Morta in California è il deserto dove è stata registrata la temperatura più alta sulla Terra.
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