Temperature estreme

Le temperature nel deserto variano da fredde al punto di permettere il congelamento dell'acqua e nevicate in inverno, a temperature abbastanza elevate da friggere un uovo su una roccia in un giorno d'estate. Questa vasta gamma di temperature è una delle ragioni per cui il deserto è considerato un bioma "estremo".

Le temperature estreme creano una sfida per gli animali che vivono nel deserto. Quindi, quali adattamenti devono possedere gli animali del deserto per affrontare queste sfide termiche?

In alcuni deserti gli animali dipendono dalla pioggia stagionale, quindi possono immagazzinare abbastanza acqua per sopravvivere durante le stagioni secche. Il mostro di Gila e la tartaruga del deserto riposano entrambi sottoterra durante gran parte dell'estate calda e secca ed usano le loro vesciche per immagazzinare l'acqua, un po ' come se portassero una bottiglia d'acqua.

In certe stagioni (di solito in primavera), alcuni deserti hanno anche corsi d'acqua causati dalla neve fusa o dalla pioggia delle montagne vicine. I flussi e gli stagni così creati di solito non durano molto a lungo e quindi sono chiamati “effimeri” o “di breve durata”. Anche se questi stagni possono durare solo pochi giorni, è abbastanza da permettere che alcuni animali, come certi rospi, depongano le uova ed i loro piccoli si sviluppino.

Gli animali sono anche più comuni nelle aree che hanno acqua corrente per una parte più lunga dell'anno. Nei film, è possibile che tu veda delle persone disperse nel deserto che si imbattono in un'oasi. Anche se nei film si tratta di solito di una sorgente o di un laghetto insoliti che ricevono l'acqua dal sottosuolo, ci sono anche corsi d'acqua che possiedono acqua corrente durante tutto l'anno. Queste aree hanno una maggiore densità di piante rigogliose e una maggiore densità di animali e sono chiamate “habitat ripariali”.

Sconfiggere il calore vs. risparmiare l’acqua

Ma che dire di quando gli animali e le piante non hanno accesso all'acqua? Devono occuparsi del calore del deserto mentre cercano di risparmiare più acqua possibile. Molti organismi, inclusi gli umani, usano l'evaporazione per raffreddarsi, il che è ciò che accade quando sudiamo. Questo processo è chiamato “raffreddamento evaporativo” e funziona perché l'acqua contiene molto calore.

Quando ti scaldi ed inizi a sudare, l'acqua nel sudore diventa abbastanza calda da evaporare. Quando lascia la tua pelle, l’acqua porta via molto calore con sé, e questo è ciò che ti raffredda.

Se un animale non può permettersi di sprecare acqua per il raffreddamento evaporativo, può comunque ricorrere a diversi modi attraverso i quali evitare gli eccessi di calore nel deserto. Un'opzione è evitare del tutto il calore migrando verso un'area più fresca. Molti uccelli e insetti nell'America del Nord migrano. Tuttavia, quando gli animali non possono migrare, ci sono altri modi coi quali affrontare le condizioni estreme del deserto.

La nozione del tempo

In inverno, quando fa veramente freddo, o in estate, quando fa molto caldo, gli animali del deserto possono essere meno attivi o inattivi del tutto. In inverno, chiamiamo questo letargo, come quando gli orsi e altri grandi mammiferi "dormono" per l'inverno. Questo può accadere anche in estate, come quando alcuni rospi si seppelliscono nel deserto. Quando un animale va in letargo durante l'estate si chiama “estivazione”.

Il tempo di attività non è solo cambiato in stagioni diverse, ma può anche variare tra gli animali nell’arco di un giorno. La maggior parte degli animali che vediamo sono diurni o attivi durante il giorno, poiché è in quel lasso di tempo che la maggior parte degli umani è attiva. Se un animale è attivo principalmente di notte, quando il sole tramonta, allora è un animale notturno.

Altri animali possono essere attivi sia quando il sole sta sorgendo (alba) o quando il sole sta tramontando (crepuscolo). Questi animali che escono all'alba e al tramonto sono definiti come animali crepuscolari.

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Colibrì di Anna da Steve Berardi. Altre immagini tramite i comuni di Wikimedia.